Da umile “pane dei poveri”, celebrato dal poeta Giovanni Pascoli, a regina indiscussa dei prodotti da forno italiani. La Piadina Romagnola IGP non è solo un simbolo della gastronomia, ma un vero e proprio motore economico che nel 2023 ha generato un valore di 62 milioni di euro, rappresentando da sola oltre la metà dell’intero comparto dei panificati a marchio Dop/Igp.
Ma la vera notizia arriva da oltreoceano. Con una decisione storica, il Brasile ha concesso alla Piadina Romagnola il riconoscimento ufficiale di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Si tratta di un evento epocale: è la prima volta in assoluto che l’ente brasiliano per la proprietà industriale (Inpi) conferisce questa certificazione a un prodotto non nazionale.
Questo traguardo non è solo una vittoria burocratica, ma il riconoscimento globale di una tradizione fatta di ingredienti semplici, tecniche artigianali e un sapore inconfondibile, quello delle caratteristiche bolle ambrate che si formano sulla piastra calda.
Per il Consorzio di Tutela, guidato da Alfio Biagini, è la conferma che la strada dell’internazionalizzazione è quella giusta. “Il Brasile è un mercato chiave, e questo sigillo ci permetterà non solo di aumentare le esportazioni, ma anche di proteggere l’autenticità della nostra piadina dalle imitazioni”. Un successo che rafforza la filiera locale e porta un pezzo di Romagna sulle tavole di tutto il mondo.